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Quando Maurizio Gasparri (o qualcuno simile di simile, non ricordo esattamente chi) ha detto che per fermare le violenze sarebbero necessari degli arresti preventivi, sapeva esattamente quello che diceva.

Scegliere metodi da repressione antidemocratica non fa altro che selezionare il campo di battaglia, e il Gasparri che ha scelto uno entro il quale hanno la certezza di vincere. Infatti, questa protesta ha  due modi di procedere, che vanno scelti in base allo stato della democrazia in Italia.

La via democratica. Viene scelta se la democrazia funziona ancora, e si compone di azioni non violente, agendo sull'opinione pubblica e sui membri del parlamento per convincerli singolarmente. ^[niente minacce di morte, quello sarebbe "violento", almeno secondo il mio concetto di violenza] Si tratta comunque di azioni HUMINT e SIGINT. ^[non letteralmente, non vorrei essere costretto a dover specificare che sto sarcasticando]

La via violenta. Questa invece si sceglie quando i meccanismi democratici non funzionano più. E siccome lanciare sampietrini è una cazzata che non otterrà nulla, per ottenere il controllo di una nazione "la via violenta", è in pratica terrorismo stragista della peggior specie. Necessario, se e solo se i mezzi democratici non funzionano più.

Maurizio Gasparri ha scelto la seconda, forte della convinzione (vera) che su quel piano vincerebbero, ma anche no: ha tutta l'intenzione di aizzare ^[ringraziate, per questo: anche i "capipopolo" aizzano, sparando cazzate sulle supposte "vittorie del movimento"] i manifestanti a sputtanarsi con l'opinione pubblica, legittimando un intervento di forza.

Cosa ancora più importante: gli arresti preventivi sono solo una minaccia che non sarà attuata. Servono solo ad alzare il livello dello scontro, invitano al terrorismo facendo credere che la democrazia non funzioni più.

Ai manifestanti la scelta, adesso. La democrazia italiana funziona, oppure no?