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La privacy è un bisogno umano fondamentale: ritenere che solo le persone disoneste abbiano bisogno di privacy vuol dire ignorare una caratteristica di base della psiche umana. Abbiamo un bisogno profondo di privacy. Chiudo la porta quando vado al bagno degli uomini, nonostante che là non accada nulla di segreto: voglio solo fare quell’attività da solo, e ogni società deve rispettare tale esigenza fondamentale di privacy. In ogni società in cui ciò non avviene, i cittadini hanno risposto con sotterfugi e creato loro aree private fuori dalla portata della sorveglianza governativa, non perché sono criminali, ma perché farlo è un bisogno umano fondamentale.

Smentire il pericoloso luogo comune “niente da nascondere nulla da temere"

Vedi tu se mi dovevano costringere a scrivere, oggi. Che non vi passi nemmeno un attimo per la mente di pensare che possa aderire ad uno sciopero simile, mia opinione è quella già espressa da Paolo Attivissimo in occasione del primo sciopero del silenzio indetto dagli stessi che lo stanno indicendo oggi.

Impariamo le tecniche di anonimizzazione e di occultamento. Impariamo la crittografia, lo scambio di file non tracciabile, la steganografia, il ripping dei nostri DVD e dei Blu-Ray, l'hacking dei dispositivi che ci circondano, il blogging anonimo, l'hosting sicuro. Impariamo a difenderci dai soprusi e a far valere il nostro diritto di esprimerci civilmente, usando le tecniche che il nostro ottuso antagonista non ha speranza di capire. Portiamo la contesa su un terreno che ci è familiare, invece di camminare allegramente sul campo minato dell'avversario.

Il contrasto alla stupidità non si fa adottando le regole degli stupidi. Si fa diventando più intelligenti, più svelti, più preparati. Si fa sfruttando le debolezze dell'avversario. Ma bisogna volerlo fare. Sempre che non pensiate che quando un topolino e un gatto si siedono a discutere in casa del gatto, il topolino possa averla vinta per pura forza dialettica.

Le parti più interessanti sono gli ultimi periodi dei due paragrafi. Da scolpire nella pietra.

Ok. So benissimo che con questo post mi attirerò addosso una marea di insulti, ma va bene così.

Le intercettazioni, durante un'indagine, servono. Su questo non c'è nulla da dire.

MA, e c'è un ma grosso quanto una casa, sarà sempre più difficile farle; in pratica sarà impossibile intercettare chi non vuole essere intercettato. E questo non per colpa di qualche legge più o meno etica, ma per merito (e non colpa) di tecnologie di difesa della privacy sempre più evolute. Già immagino gli inquirenti attendere anni ed anni (decine, almeno) per attaccare una chiave di cifratura, e poi scoprire che l'intercettato dettava la lista della spesa alla moglie.

Quindi, come ben capite, è assolutamente inutile, a patto che telefoni in grado di gestire la crittografia delle chiamate si diffondano a sufficienza, intercettare chi non vuole essere ascoltato. Ne segue che è altrettanto inutile vietare la pubblicazione, visto che le cose davvero interessanti non potranno nemmeno essere ascoltate.

Quindi, in definitiva, ognuno intercetti chi vuole, e ognuno si difenda come meglio crede dai pistoleri che scorrazzano per le linee telefoniche.